La carie e la sua evoluzione
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La carie e la sua evoluzione

Per comprendere la PREVENZIONE orale bisogna descrivere il processo cariogeno, un processo distruttivo del dente che può arrivare, se trascurato a lungo, a importanti infezioni, dolori, interventi chirurgici, costi, e addirittura, alla perdita del dente stesso.

L’evoluzione della carie inizia da uno stadio iniziale, lo STADIO I, in cui essendo molto superficiale intacca solamente lo smalto del dente: in questa fase la carie non provoca dolore e il soggetto nemmeno si accorge di averla.

Dato che la carie non può guarire da sola, poiché i tessuti dentali non possiedono capacità rigenerativa, se viene intercettata in questo stadio grazie alla prevenzione il dente può essere curato in una sola seduta presso il proprio odontoiatra di fiducia e, anche da un punto di vista economico, la spesa risulta essere contenuta: si tratta di una semplice otturazione.

Tuttavia, non trattandola a dovere, la carie può progredire al trascorrere del tempo fino a perforare lo smalto raggiungendo la dentina: STADIO II

In questo caso la patologia può forse essere curata in una sola seduta odontoiatrica ma sicuramente ad un costo superiore rispetto allo stadio I. Questo a causa del fatto che l’odontoiatra deve intervenire utilizzando appositi materiali atti alla ricostruzione complessa di una parte molto ampia del dente che è stata erosa dalla carie stessa. Nel caso in cui la parte in questione fosse molto estesa è necessario realizzare un intarsio.

Progredendo ancora nel tempo senza prevenzione ed interventi alcuni, la patologia in corso sarà ora in grado di causare forte dolore, al punto che non si potrà più fare a meno di correre dal dentista…ma ormai sarà ‘tardi’: la carie, STADIO III, sarà ormai giunta in camera pulpare (o cavità pulpare) e causerà ascessi, granulomi e cisti.

In questa fase non sarà più sufficiente una sola seduta di cura ma, dovendo ricorrere alla terapia canalare (o devitaliazzaione, ossia la distruzione e la successiva rimozione della polpa di un dente), l’odontoiatra avrà bisogno di più sedute (a volte anche tre). L’ingravescenza della patologia potrebbe portare poi ad apicectomia (pratica chirurgica di prima scelta per il trattamento dei granulomi dentali non curabili attraverso la semplice devitalizzazione) o, ancor più grave, estrazione del dente.

A questo punto è anche piuttosto semplice intuire quanto, nello stadio III, l’impegno economico sia piuttosto elevato, come evidenziato nel grafico sottostante.

Grazie ad una corretta prevenzione orale non si sarebbe giunti a quest’ultimo stadio.